Sulla narrazione che diamo di presente passato e futuro.
La storia mi appassiona e non ho mai accettato la narrazione che veniva propagandata della storia dell’umanità, funzionale ad affermare che i nostri tempi presenti sono l’avanguardia e progresso.
Credere che il progresso sia l’omino con doppia mascherina ( qualche anno fa avrei detto l’omino in giacca cravatta) con la sua religione fondata sulla superstizione materialistica ed i suoi dogmi è semplicemente ridicolo, ma non approfondirò l’aspetto esoterico di ciò in questo testo.
La narrazione dell’evoluzione dell’umanità che siamo in grado di percepire e accogliere è relativa al nostro livello di coscienza e si riflette in quello che è il nostro percorso evolutivo individuale.
Quello che vediamo nello spazio tempo è un’immagine di noi stessi.
Riscoprire il passato, coltivare la visione del futuro, non deve essere una guerra contro il presente, ma una celebrazione delle forze che nel presente sono attive o pronte ad agire per elevarci.
Il lavoro su di sé non è mai teso a cambiare, ma a celebrare ed arrivare a vedere l’aspetto invisibile e simbolico degli eventi. VEDERE QUELLO CHE E’. La mente lineare ad un certo punto implode, la risposta è sovramentale.
La visione o la concezione storica che abbiamo del passato e del futuro fornisce un’immagine della nostra visione del presente.
La visione o la concezione storica che abbiamo del passato e del presente fornisce un’immagine della nostra visione del futuro.
La visione o concezione storica che abbiamo del presente e del futuro fornisce un’immagine della nostra visione del passato.
Passato, presente e futuro sono tutti eternamente QUI per compiere il miracolo dell’eternità.
Riapprendiamo a sognare, a vedere l’invisibile, a ricordare che c’è molto oltre il velo del visibile. La magia tornerà ad essere cosa di questo mondo per l’umanità intera.
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